Regno del Norwold


Vai ai contenuti

Menu principale:


La corazza del duca

Biblioteca > Racconti e leggende

L’oste della locanda “Al mimo ducale”, un nano, inizia il suo racconto:

«Ma come: non conoscete la leggenda del Nano Grendel e della corazza del Duca? Dovete essere stranieri! Oppure avete voglia di risentire questa storia in un modo che solo un nano può raccontare [sghignazza] ».
«Iniziamo allora: la vicenda si svolse proprio qui, sotto i vostri piedi, nel sottosuolo di Thyatia. Un gruppo di avventurieri, capeggiati dal Duca Stryker, si era addentrato nei sotterranei della città. C’è chi dice per cercare tesori. Chi per stanare un drago. Molto probabilmente si trattava di una delle solite battute di “disinfestazione” del nostro paladino, sempre pronto a ripulire la città da bande di goblin e orchetti. A un certo punto, il gruppo si ritrovò in una piccola stanza [il tono del nano si fa profondo, carico di mistero]. La luce delle torce spaziava senza difficoltà, illuminando ogni angolo. A tutti fu subito evidente, sul fondo.. Un enorme baule! Un giovane avventuriero inesperto si precipitò su di esso, ma prima ancora di chinarsi nel tentativo di aprirlo lo attese una brutta sorpresa..»
«Era un mimo! Luride bestie i mimi! Assumono la forma di un forziere e quando meno te lo aspetti... Ti saltano addosso e ti si appiccicano con quella colla schifosa che trasudano! Puah! Dovreste vederli! Alcuni di loro hanno anche un abbozzo di bocca.. Un buco pieno di bava appiccicosa che utilizzano per inghiottire e soffocare le loro vittime. E il loro corpo, tutto ricoperto di muco.. Una vista che non consiglio ai deboli di cuore! Naturalmente noi nani non ci scomponiamo di fronte a niente, figuriamoci un mimo! Il giovane che si avvicinò incautamente si dice fosse un elfo. Se un nano fosse andato avanti, avrebbe sicuramente evitato l’attacco.. Ma così non fu e, in un attimo, lo sprovveduto si trovò addosso quella bestiaccia schifosa! »
«Immediatamente il Duca corse in aiuto del suo compagno. La lotta non fu lunga: quelle creature sono state pensate per sorprendere ladri e cercatori di tesori. L’avventuriero inesperto si avvicina ad un forziere impolverato, tira fuori i suoi ferri da scasso, già pregustando il contenuto che si cela nel baule e.. Zak! È un attimo! Quel coso ti salta addosso con tutto il suo peso e allora devi usare ogni briciola di energia per sfuggire da una lotta mortale! E un ladro in corpo a corpo, faccia a faccia col nemico, senza possibilità di sorprenderlo alle spalle.. Non vale una moneta di rame, credete a me.
Comunque, non fu questo il caso del nostro Duca. La creatura smise di muoversi dopo pochi fendenti ben assestati. Ma a questo punto... Essa era ormai attaccata con forza alla scintillante armatura del paladino! Anche se morta, la bava schifosa che emana era ancora lì, a tenere attaccato quell’ammasso informe senza vita al Duca. E non vi era modo di staccarla senza rovinare la pregiata armatura.
Non tutti sanno che, con un’abbondante dose di alcool, è possibile sciogliere la colla dei mimi. Nel gruppo del Duca, per sua fortuna, erano presenti due potenti maghi: il Granduca Nihr, famoso elfo scuro, e la Contessa Elora, grande maga del regno, i quali condivisero con i compagni la preziosa informazione. Ma a questo punto, nessuno dei presenti aveva con sé alcun tipo di bevanda alcolica.
Fu a quel punto che il nano Grendel, superando ogni tabù e restrizione, desideroso soltanto di aiutare il compagno in difficoltà, compì il gesto estremo: depose l’ascia, si tolse l’armatura e liberò sulla corazza del duca ogni goccia di residuo organico liquido che aveva in corpo, generatosi in larga misura dalla gara di birra di cui era stato protagonista e vincitore la sera precedente!
Purtroppo il nano aveva già metabolizzato l’alcool della birra e così…….
la corazza non si staccò, ma Grendel verrà per sempre ricordato come primo e unico tra gli esseri viventi ad aver compiuto una tale impresa!»



La leggenda del nano Grendel e della corazza ducale, raccontata dall'oste Gand Testadura



Il sito del regno del Norwold giocato e reinventato dai Cavalieri del Norwold | eloradana@norwold.net

Torna ai contenuti | Torna al menu