Regno del Norwold


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Granducato di Oceansend

Possedimenti

Governante Re Ikkyu
Estensione esagoni 104
km 25.830
Popolazione 812.950 ab.
(82,8% umani, 7,9% nani, 5,3%
halfling, 2,4% lupin, 1,6% elfi).
Densità: 3 ab./kmq.
Risorse Carbone, Argilla, Cera e Miele,
Legno, Carta, Cereali, Verdure,
Pesca, Verdure, Pelli, Foraggio,
Armenti
Esercito
Marina
Indice di
Consenso
263 - Normale
Principali città
e centri abitati
Oceansend (capitale)
Midgard
Festività 25 Felmont - in occasione della
Giornata dei Culti del Regno,
numerosi pellegrini provenienti da
ogni parte del continente, si recano
ad Oceansend ove il Re, nella sua
veste di Patriarca di Aegir, concede
una speciale benedizione che si
narra abbia il potere di guarire ogni
infermità.
1 Kalrmont - memoria della fine
della seconda guerra dei due imperi.

Il granducato rappresenta il possedimento personale di Re Ikkyu e costituisce il centro commerciale del Norwold.
Oceansend è una città fondata da una spedizione di coloni thyatiani nel 900 DI. Nei decenni successivi, essa ha integrato heldannesi autoctoni, e altri coloni nani, halfling e elfi giunti da Thyatis, finendo col diventare la città più cosmopolita del Norwold. La sua natura è un miscuglio di burocrazia thyatiana e tradizioni antaliane, architettura nanica, giovialità halfling e purezza elfica, e la rende un porto di grande fascino e di incredibile valore commerciale e strategico.
Raccolto attorno ad una grande città-fortezza, che è anche un importante emporio commerciale, il nucleo fondamentale del Granducato è costituito dalle pianure circostanti la città, che ospitano svariati villaggi agricoli, dalle propaggini dei Monti della Catena Finale, abitati da clan nanici che riconoscono l’autorità di Re Ikkyu, e quelle della Foresta di Finster, dove abitano clan elfici parimenti sudditi del Granducato.
La nobiltà oceansendese è costituita dai discendenti dei cavalieri e degli ufficiali che seguirono qui Aline Sigbertsdatter quando questa
fondò la città un secolo fa. A quei tempi questo gruppo di persone si accaparrò le terre migliori e si vide assegnare gli appezzamenti più vasti; questa ricchezza fondiaria si è perpetuata nel corso degli anni ed oggi questa gente costituisce l’élite della società oceansendese. La loro ricchezza non si basa unicamente sulla terra, dal momento che molti esponenti di queste famiglie hanno investito il loro denaro nel commercio, e gestiscono un’ampia fetta del denaro che circola in città. Esistono peraltro anche famiglie interamente di origine mercantile, che non hanno legami con la terra, ma queste perlopiù non appartengono alla schiera del patriziato più antico, che discende dai fondatori di Oceansend. Tutte queste famiglie sono quasi invariabilmente di origini thyatiane.
La grande città di Oceansend è abitata da un vasto numero di addetti alle manifatture cittadine, ai trasporti marittimi ed alla cantieristica; questi costituiscono un fiorente ceto medio, il cui lavoro è scandito dall’appartenenza ad una delle gilde di mestiere che gestiscono i vari settori lavorativi. Un numeroso proletariato, formato da salariati e braccianti, opera in città al servizio delle gilde e delle botteghe artigiane. I ceti medi e bassi sono costituiti perlopiù da gente di origine heldannese o norsena, ma anche da nani ed halfling.campagne esiste e prospera la piccola proprietà, ed i contadini se la passano relativamente bene vendendo a caro prezzo i cereali che coltivano in città. Buona parte della nobiltà cittadina possiede terre circostanti Oceansend, dove lavorano braccianti – ma non esistono né feudi né servitù della gleba in questo reame. La densità in queste terre è relativamente discreta, considerando il clima e gli standard del Norwold (4 ab./kmq), mentre si riduce notevolmente nei boschi e alle pendici dei monti (1 ab./kmq o meno).
Proprio in base alla commistione di razze ed etnie che la compone, in essa si ritrovano anche numerosi templi e religioni tipiche delle popolazioni che la abitano, primo tra tutti per numero di fedeli il culto di Aegir, partono del Regno e del Granducato, poi la dea Freja, protettrice della fertilità. Molto diffuso il culto antaliano, che venera Odino e Frigga come creatori dei mortali e protettori del mondo, quello di Thor venerato sia da heldannesi che da thyatiani, Chiudono la fila degli immortali antaliani Frey e Tyr, che incarnano gli ideali di fratellanza, amore, nobiltà ed eroismo tanto cari sia agli heldannesi che ai coloni thyatiani.
Asterius, Protius e Tarastia sono gli unici tre immortali thyatiani che hanno fatto presa nella comunità oceansendana e sono riusciti ad accaparrarsi la venerazione del popolo. Asterius e Protius in particolare sono molto amati poiché rappresentano la ricchezza e la prosperità che viene dal lavoro duro, dal commercio e dal mare, tutti aspetti che caratterizzano la vita quotidiana degli abitanti di questa città. Tarastia invece si è sovrapposta alla divinità Var come patrona della giustizia e dell’equità, ed è spesso invocata sia in privato che in pubblico per ottenere saggezza e giudizio prima di una decisione importante.
L’unico culto segreto presente a Oceansend è quello di Loki il signore degli inganni, a cui rendono omaggio i criminali di ogni specie che sono raccolti sotto la protezione della Loggia di Loki, un’organizzazione criminale che ha ramificazioni in tutte le città del basso Norwold ed è retta da un fantomatico maestro chiamato il Burattinaio, il cui nascondiglio e la cui identità è un mistero irrisolto.
La città da cui prende il nome è stata interamente ricostruita dopo la guerra ed è diventata la capitale del Regno. Alla costruzione del palazzo reale, che si innalza dal punto più alto della città, hanno i migliori ingegneri nani per la struttura delle basi e delle segrete ed alcuni maestri elfi per quanto riguarda l’aspetto esteriore. Il risultato è una combinazione di elementi robusti ed al tempo stesso aulici che fanno del palazzo reale un monumento architettonico di notevole valore. È nota in tutto il continente la cordialità degli abitanti e del loro sovrano verso i nuovi venuti che, al palazzo reale, vengono accolti dalla grazia di numerosi servitori elfi.
Il tempio di Aegir, protettore del Norwold e del Granducato, fatto costruire da Re Ikkyu nell’anno del suo insediamento, si innalza a strapiombo sul mare e costituisce al tempo stesso un punto di riferimento per i naviganti, poiché ha una torre che funge da faro per la navigazione.
Nella città di Oceansend vivono circa 80.000 persone. Nel recinto delle mura vivono 5.000 nani, 3.000 halfling e 800 elfi. Tutti gli abitanti sono fedeli al governatore della città e chiunque dovesse cercare di rovesciare il governo cittadino si troverebbe quasi di sicuro a dover affrontare una rivolta in favore del re e della sua famiglia.
Altri 50.000 semi-umani abitano nelle campagne intorno ad Oceansend; la maggior parte vive in prospere fattorie o in piccoli villaggi in un raggio di 80 km dalla città. Ogni villaggio ha una propria milizia ben addestrata (classe delle truppe: Buona). Anche gli abitanti delle campagne sono molto fedeli al governo centrale. Molte strade commerciali, tutte ben curate, si dipartono da Oceansend, in direzione ovest, fino alle propaggini della Catena Finale dove si trova Stormhaven, una roccaforte nanica fondata nel 910 DI, quando intrepidi esploratori nani emigrarono da Thyatis verso il Norwold in cerca di fortuna e di nuove miniere insieme ad una piccola comunità gnomica. Nani e gnomi vivono in parte nella roccaforte ai piedi delle mon-tagne meridionali della Catena Finale e in parte nella città di Oceansend, e hanno importato il culto di Kagyar tra i locali, ottenendo un discreto seguito tra umani e halfling. Kagyar è venerato da vari artigiani e artisti, che cercano nell’ispirazione divina la scintilla per produrre opere che diano lustro alla città e prestigio a chi le realizza.
Le piccole comunità dei nani che vivono in queste zone scambiano i loro oggetti di metallo con i prodotti finiti e le merci importate ad Oceansend.
Tra i nani delle montagne e la città esiste una tacita alleanza. Se alcuni invasori attaccano una delle due comunità, l'altra accorre sempre in aiuto della prima. I nani possono mettere in campo 2.000 guerrieri, il Granducato invece fino a 50.000, cui va aggiunta la guardia personale del Re. Dovete considerare l'intera città di Oceansend come una fortezza. Anche se eventuali invasori atla città dal lato di terra, i cittadini contiad avere accesso alle banchine, e dal moche possono cibarsi pressoché all'infinito con quanto traggono dal mare, un attacco da terra ha davvero poche probabilità di successo.
Oceansend è un fiorente centro commerciale e importa grandi quantità di merci provenienti dal sud: fragole, olive, vini, uva e rum, che viene importato da qualche altro luogo più caldo, probabilmente l'Isola dell'Alba, e viene molto apprezzato.
Recentemente la giurisdizione del Granducato si è estesa alle zone costiere sino ad arrivare ai confini con la baronia di Landfall. Questi nuovi territori hanno come città più importante Midgard, dedicata alla dea Freja.
Le vie di comunicazione tra Oceansend e le principali città del Regno sono piuttosto sviluppate. Ingenti risorse vengono investite per costruire e mantenere al meglio le vie di comunicazione. Per giungere da Oceansend a Thyatia occorrono 10 giorni a cavallo e gli stessi giorni occorrono tra Oceansend e Landfall.



Monumenti - LA STATUA IN FONDO AL MARE DI RE IKKYU
Nelle profondità del mare dell’Alba, dinnanzi al tempio di Aegir, re Ikkyu ha innalzato a sua eterna memoria un’enorme statua in marmo bianco raffigurante se stesso in assetto da combattimento intento a proteggere Oceansend. Nella mano destra è rappresentato il suo inseparabile martello da guerra, Mjollnir. La statua è alta 20 metri e larga 10, con la base interrata costituita in piombo. L’interno della statua è cavo e vi sono due scale che salgono all’interno di entrambe le gambe, incontrandosi a metà della statua, dove un imponente scalone conduce ad una stanza che custodisce una statua d’argento a grandezza naturale del Re, che impugna il vero martello. In questa stanza, i più importanti artisti dell’impero hanno raffigurato, attorno alla statua, i principali compagni d’avventura del Re nel corso della sua vita.
I chierici del tempio di Aegir sono i custodi della statua e ne permettono la visita a chiunque lo desideri accompagnandoli attraverso un dungeon di 1 km che dal tempio scende direttamente ai piedi della statua.
La costruzione di quest’opera ha richiesto un anno di lavori intensivi da parte dei migliori artigiani del regno di tutte le razze.
Indispensabile è stata l’opera del mago di corte Lord Raistlin, che ha permesso l’abbassamento del livello delle acque per la costruzione e l’incantamento della statua per proteggere la stessa ed i visitatori dalle inside del mare. La contessa Elora ha reso invece “vive” le pareti affrescate ad arte dai migliori artisti del suo clan, raffiguranti le grandi gesta compiute dal Re nella sua lunga vita. I costi per questa imponente opera, sostenuti dal tesoro personale del Re, sono stati di circa un milione e mezzo di monete d’oro.



Il sito del regno del Norwold giocato e reinventato dai Cavalieri del Norwold | eloradana@norwold.net

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