Regno del Norwold


Vai ai contenuti

Menu principale:


Il giuramento dei draghi di Jarkeld

Biblioteca > Racconti e leggende

Il Grande Vecchio (così era affettuosamente chiamato il Duca Stryker) si trovava in viaggio nei Monti del Drago; la sua natura di cavaliere errante non si era mai spenta. Durante il viaggio si era trovato ad osservare, vicino ad un gruppo di monti particolarmente alti, una serie di simboli curiosi. Varcati quei simboli, vide una luce bianca e verde che proveniva da una grotta posta a metà del monte più imponente della catena. Di lì a poco il Duca entrò nella grotta, dove regnava un gelo tremendo. Consapevole della presenza di numerosi draghi bianchi, si preparò per un eventuale scontro. Tuttavia, giunto al fondo della caverna, si trovò di fronte ad uno spettacolo terrificante ed al tempo stesso maestoso: un’intera tribù di draghi bianchi stava cantando al suono di uno strano strumento. Stryker pensò di fuggire da quello che considerava un covo del male e di tornare coi dovuti rinforzi, ma fu affascinato dal canto maestoso dei draghi stessi. Portato al cospetto del capobranco, Jarkeld VIII, venne a conoscenza della storia della tribù: si trattava di una particolare razza di draghi bianchi che si era allontanata dai draghi bianchi “normali” perché aborrivano alcune loro malvagità; inoltre, una profezia dei draghi stessi recitava che:

Qualora un umano puro di cuore e senza voglia di distruzione nelle vene ascolti il canto del bajol, sara’ il tempo in cui i giovani umani e i gloriosi draghi torneranno a collaborare per riportare la legge e l’ordine in tutta la terra...

Stryker scoprì così che erano maturi i tempi per fondare un corpo di Cavalieri che credessero nella legge, nell’ordine e nel bene. Venne allora stretta una vera e propria alleanza coi draghi di Jarkeld, sancendo un patto in cui lui avrebbe cercato le persone adatte a diventare cavalieri, ed i draghi si sarebbero offerti come cavalcature, amici e confidenti di ogni cavaliere, legando indissolubilmente il proprio destino con quello del cavaliere che si erano scelti. Questa curiosa tradizione iniziò proprio con Lethis, che diventò il drago di Stryker. Pochi giorni dopo furono investiti i primi ventitre cavalieri, otto per Ordine, tra cui la moglie ed il figlio di Stryker.
I draghi donarono agli otto Cavalieri del Drago una sella adatta a loro, rifinita d’argento, una corazza di piastre con il simbolo dell’Ordine rifinita col pelo della barba dei draghi stessi e la famosa Snowlance, che unisce i poteri del Sacro Vendicatore alla forma di una massiccia lancia.

E fu cosi’ che la Profezia si avverò, mostrando in tutto il suo sapere antico che umani e draghi possono ancora collaborare.


Tratto dalle Cronache del Norwold di Kain Doshi, con citazioni dagli scritti dello storico Rith Crosis (a lui si deve la traduzione dall'originale in draghesco, concessa all'autore da Khorswald il Bianco, su autorizzazione del Concilio dei Draghi)




Il sito del regno del Norwold giocato e reinventato dai Cavalieri del Norwold | eloradana@norwold.net

Torna ai contenuti | Torna al menu