Regno del Norwold

Figlio di Barkal il Rosso, capo delle tribù barbariche del Norwold, signore della contea del Leone Rosso, Barone di Plutonia, già ambasciatore del Regno presso i principati di Glantri, ha sposato donna Lucrezia Malapietra, figlia del principe Innocenti “Nero” Malapietra, una delle figure glantriane più oscure. Mago abilissimo nell’arte della criptomanzia, Baal ha raggiunto l’ultimo circolo come Gran maestro delle Rune alla grande scuola di Glantri, ove si è diplomato, ricevendo una veste rossa. Si narra che questa veste abbia poi assunto una colorazione nera con riflessi rossi dopo essere stata intinta nel sangue di unicorno nero. Questa veste è divenuta con il passare del tempo un simbolo per la capacità di infiammarsi a suo comando.
Attraverso la sua capacità politiche di indubbio valore è riuscito ad ottenere il titolo di Visconte di Oreggiano, nel principato di Carenze ed il titolo di Signore di Corte dall’Imperatore di Tyhatis. La sua smisurata brama di conoscenza lo ha portato a sacrificare il proprio fisico in favore della mente: egli è infatti uno degli pochi adepti della Confraternita della Radiosità a Glantri. Oscuro e misterioso il mago Baal ha tuttavia sacrificato stesso al gruppo abbracciando con la tunica infuocata un Cavaliere della Morte.
Baal è inoltre noto per avere un rapporto privilegiato con Ember un drago rosso che vive nell’isola di Plutonia e che fa da guardiano alla sua torre. Nell’anno del giubileo Baal è inoltre diventato mamma di un bellissimo cucciolo di drago d’oro che si è schiuso davanti ai suoi occhi.
Nel corso della Guerra dei due imperi il conte Baal ha salvato la vita all’imperatore di Thyatis Thincoll il Coraggioso, divenendo da allora Signore di Corte di Thyatis.
Diviso tra Plutonia dove ha la sua torre, la Contea del Leone Rosso, il castello di Oreggiano, la casa dei Malapietra nella città di Glantri e la corte dell’Imperatore di Thyatis, Baal fa ampio uso della runa del teletrasporto che gli consente di spostarsi da un luogo all’altro attraverso portali da lui creati nei posti più impensati.