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Società e Politica
Nel giovane regno del Norwold il potere politico è detenuto dalle famiglie nobili che governano i più importanti centri abitati. Quasi tutti godono della fiducia della popolazione ed hanno un alto indice di consenso anche se molti di essi non sono originari del Norwold ma appartengono all’etnia Thyatiana.
Essi governano saggiamente sulla popolazione anche grazie ad uno livello socio-culturale che ha portato i governanti a non privilegiare l’utilizzo della schiavitù o della servitù della gleba.
Nella scala sociale sono posti al grado più basso i forzati, condannati a pene detentive che in ogni caso al termine della stessa ridiventano uomini liberi. Il più basso grado di nobiltà è quello di Signore di corte, assegnato da un governante a persone che si sono particolarmente distinte. Questo livello non comporta assegnazione di terre come nel caso del signore terriero.
Chi ha combattuto per molto tempo a favore della corona può divenire cavaliere e se il sovrano lo ritiene opportuno anche assegnargli delle terre concedendogli il titolo di cavaliere terriero. I gradi più alti della nobiltà comprendono i titoli di Barone, Conte, Duca, Arciduca.
Forzati
Un forzato è una persona che sta scontando una pena detentiva impostagli da un giudice del Regno. (Anche i nobili possono finire in prigione e diventare dei forzati ma in questo caso vengono privati del titolo. Quando finiscono di scontare la pena divengono dei normali cittadini con il solo appellativo di "uomo libero").
I forzati lavorano in catene, e vengono spesso utilizzati per costruire strade ed edifici o nella miniera di rame di Plutonia.
Un soldato semplice o un marinaio, dato che non è provvisto di grado, ha lo stesso status sociale di un forzato. La differenza però esiste e consiste soprattutto nel fatto che i forzati vengono scherniti e derisi mentre i cittadini hanno rispetto per i soldati ed i marinai.
Inoltre...
Le corporazioni
Nelle più importanti città del Regno, vi sono numerose corporazioni (dette anche “gilde”) che esercitano una certa quantità di potere. Vi sono corporazioni di mercanti, artigiani, boscaioli, carrettieri, tavernieri e di molte altre professioni. Se dovessero cooperare (ad esempio scioperando finché una certa legge non venga approvata o cancellata) potrebbero paralizzare la maggior parte delle attività a Oceansend ed in altre città.
Il clero
I Chierici operano generalmente nell'interesse dei cittadini del Norwold. Forniscono conforto, consigli filosofici, e tutta una serie di aiuti nel campo della morale anche se a volte si intromettono nella politica, attraverso i loro sermoni. Il popolo si fida del clero, e generalmente approva il suo giudizio su qualunque evento. Fortunatamente i capi delle chiese Nordica e Thyatiana o degli altri culti diffusi sono uomini ragionevoli, ma alcuni dei loro subordinati potrebbero esserlo meno.
I Militari
Le forze armate sono fedeli al Re e ai governanti locali. L'ammiraglio Davidos, il comandante delle forze armate in tempo di pace (in tempo di guerra il potere spetta al Re), e i militari d'alto grado sono devoti al Re.
Uomini liberi
Gli uomini liberi rappresentano il 98% della popolazione del Norwold. Essi sono i normali cittadini; possono variare dal povero agricoltore ad un ricco mercante che è privo di titolo.
Gli uomini liberi vengono chiamati con il loro nome. Un uomo libero di una certa importanza viene spesso indicato come Mastro o Madonna. Esempi possono essere i sindaci, i ministri, gli ambasciatori, gli eroi e così vi. Se non hanno altro titolo, vengono chiamati Mastro o Madonna.
Un nobile cortese si rivolgerà ad essi usando quel titolo, chi non lo fa (tranne i membri della famiglia reale) viene considerato scortese.
I sergenti dell'esercito e gli alfieri della marina hanno il rango di uomini liberi. Ci si rivolge a loro usando il loro grado.
Signore/a di corte
Questo è il titolo nobiliare più basso che viene elargito dalla corona. Non conferisce terre al ricevente. Viene normalmente dato come premio per un qualche servizio reso. Può essere proposto nei confronti di un terzo da un nobile al Re o direttamente dal Re stesso.
Il titolo viene formalmente assegnato mediante consegna di un papiro firmato dal nobile che concede il titolo.
Ad uno scudiero l'assistente di un nobile viene assegnato il titolo di Signore di Corte. Il nobile non deve fare altro che mandare una lettera al Re per ottenere per il suo scudiero il titolo.
In termini di gioco, l'avere questo titolo fa si che un personaggio venga considerato come un nobile (anche se di poco conto).
Quando si viaggia, sarà trattato con rispetto dai nobili del luogo che cercheranno di offrirgli tutta l'assistenza possibile (senza esagerare e con le dovute eccezioni).
La famiglia e gli eredi di un signore di corte non ottengono benefici dalla nomina del congiunto ed il titolo non è trasmissibile ad eredi.
I signori di corte vengono chiamati Lord e Milady. Gli scudieri vengono chiamati come tali ma è anche possibile chiamarli Lord.
Gli uomini e le donne che sono sacerdoti vengono trattati con la deferenza dovuta ad un Signore di Corte; non hanno però alcun titolo. I tenenti nell'esercito e nella marina vengono considerati pari a signori di corte. Vengono chiamati con il loro grado (tenente) ma ci si può rivolgere loro anche come Lord.
Signore/a terriero/a
Questo è il rango più basso della nobiltà terriera del Norwold. Quando viene assegnato il titolo esso viene sempre accompagnato da un feudo.
Può essere di piccole dimensioni, ad esempio un villaggio e le terre circostanti, o anche terra completamente incolta e spopolata, ma essa diventa di proprietà del nobile e tutti gli abitanti (tranne quelli di grado superiore al nobile in questione) diventano suoi sudditi.
La sposa di un Signore Terriero diventa automaticamente una Signora Terriera, e viceversa. L'erede dei Signori Terrieri riceve automaticamente il titolo alla morte o rinuncia dei genitori.
È inoltre consuetudine che il figlio primogenito di un nobile debba prestare un anno di servizio presso il governante che ha concesso il titolo alla propria famiglia.
Per quanto riguarda il gioco una Signoria Terriera comporta lo stesso grado di rispetto di un titolo di corte. La differenza è che bisogna provvedere alle necessità della popolazione e del territorio del proprio feudo.
Il candidato a divenire Signore Terriero viene chiamato dal nobile concedente durante una festa di qualche rilevanza. Dopo un’elencazione dei meriti da parte dell’araldo il nobile se è pronto a svolgere i doveri di signore terriero e di scambiare il giuramento di fedeltà; una volta avvenuto questo l’araldo consegnerà una pergamena attestante il nuovo status. Spesso il nobile concedente aggiunge un dono con le proprie insegne araldiche.
Ci si rivolge ai Signori Terrieri con il titolo di Lord e Milady; in aggiunta un nobile potrà chiamare un signore terriero usando il nome del feudo.
Un chierico che raggiunge il grado di vescovo viene trattato con il rispetto dovuto ad un signore di corte, ma senza un titolo formale. La stessa cosa accade ad un militare con il grado di capitano. Se il capitano non viene nominato signore terriero egli tiene il grado dì signore di corte ottenuto con la nomina a tenente.
Cavaliere
Il cavalierato è un grado importante e di grande rispetto che viene dato a uomini e donne che abbiano combattuto a lungo e con successo a favore della corona. La sposa di un Cavaliere diventa automaticamente una Signora di Corte così come avviene per lo sposo di una dama nominata Cavaliere. I figli di un Cavaliere diventano Signori di Corte al compimento del ventunesimo anno di età. Gli scudieri di un Cavaliere diventano Signori di Corte.
Quando il personaggio riceve il titolo di Cavaliere nel corso di una campagna, egli riceve anche certe responsabilità e certi diritti. Egli non è tenuto ad obbedire alle leggi locali concernenti le armi. Ha il diritto di chiedere asilo (in altre parole può esigere d'essere ospitato assieme ad un massimo di altre sei persone per una notte da chiunque anche dal Re). Il Cavaliere non deve pagare per questo privilegio, ma è considerato poco cortese non farlo. È contrario alla legge del Regno non concedere ospitalità ad un Cavaliere che la richieda. Spesso il cavaliere si trova nella condizione di affrontare mostri che infestano boschi e villaggi ed ha il dovere di aiutare la popolazione.
Un Cavaliere viene chiamati “Sir” per gli uomini e “Dama” per le donne.
Ad un Patriarca è dovuto lo stesso rispetto di un Cavaliere. Lo stesso si applica ad un Generale dell'esercito ed un Ammiraglio della marina.
Così, come con i Signori terrieri, un Cavaliere che acquista della proprietà non diventa automaticamente un Cavaliere terriero.
Il candidato a divenire cavaliere viene informato un giorno prima della cerimonia, per potergli consentire quella che viene definita “Vigilia” in un luogo di sua scelta, generalmente una chiesa, indossando guanti bianchi, simbolo di purezza, e meditando in digiuno per tutta la giornata.
Il giorno successivo, in una cerimonia simile a quella del signore terriero, verrà nominato cavaliere.
Questo titolo non deve essere confuso con quello di “Cavaliere del Norwold”, per il quale si veda alla corrispondente sezione.
Cavaliere Terriero
Un Cavaliere Terriero ha il rango e le responsabilità di un Signore terriero.
La sposa di un Cavaliere Terriero è una Signora terriera. 1 figli di un Cavaliere Terriero sono Signori di Corte fin dalla nascita. L'erede di un Cavaliere terriero al momento della morte del genitore o di una sua abdicazione diventa un Signore terriero. Se l'erede di un Cavaliere terriero non è un Cavaliere al momento della successione, egli diventa un Signore terriero.
Un Cavaliere terriero ha le responsabilità del Signore terriero e del Cavaliere, come abbiamo visto prima.
I Cavalieri terrieri vengono chiamati esattamente come i Cavalieri. Però come i Signori terrieri essi possono essere chiamati come il loro feudo, ma solo dai nobili
La cerimonia seguita per divenire cavaliere terriero è simile a quella vista in precedenza per il cavaliere.
Fedeltà
La fedeltà nel Norwold viene definita dal giuramento che si scambiano il Re ed i nobili a partire dal rango di Signore terriero.
Nel giuramento di fedeltà, il nuovo nobile promette di essere leale al Re; di aiutarlo in tempo di pace con le tasse provenienti dalle sue terre, ed in tempo di guerra con guerrieri e provviste; di riconoscere il legittimo crede al trono e di giurargli fedeltà nel momento della sua ascesa al trono; di non cospirare mai contro il trono e di obbedire le leggi del Regno.
Il Re promette di mantenere il diritto del nobile e dei suoi eredi al feudo e di aiutare il nobile se dovesse difendere contro gli aggressori il suo feudo.
Barone/Baronessa
La Baronia viene concessa a nobili che si siano dimostrati degni di governare grossi feudi e leali nei confronti della corona o di un ducato.
Per poter diventare Barone un personaggio deve essere da un certo tempo un Signore terriero o un Cavaliere terriero (il minimo sono cinque livelli d'esperienza) o in alternativa aver compiuto un'impresa di grande rilievo per la corona o per il ducato.
La sposa di un Barone diventa Baronessa; i figli di un Barone sono Signori di Corte fin dalla nascita. L'erede di una Baronia deve essere confermato nella carica di Barone dal Duca o dal Re se non esiste un ducato; se il Duca conferma il titolo, egli diventa il nuovo Barone altrimenti l'erede diventa un (infelicissimo) Signore terriero. I nobili di rango baronale vengono chiamati "Barone" o "Baronessa"; dagli altri nobili possono essere chiamati con il nome del feudo.
Il candidato a divenire barone viene chiamato di fronte al Duca o al Re durante una festa. L'araldo elenca i meriti di assoluta fedeltà, coraggio ed abilità che hanno permesso di divenire Barone. Viene indi consegnata una pergamena che ne conferisce il titolo ed alcuni doni da parte del nobile concedente. Spesso il Duca o il Re dichiareranno due giorni di festa in onore del nuovo barone
Conte/Contessa
Titolo di recente istituzione, viene concesso a baroni fedeli che hanno servito in particolari occasioni duchi o sovrani.
Un possedimento di questo tipo comprende una o più baronie al suo interno. Possono nominare direttamente i Signori terrieri analogamente ai baroni.
Duca/Duchessa
Il ducato viene concesso a baroni fedeli o a nobili che si sono dimostrati di un fedeltà al Regno tale da ottenere un rango inferiore alla famiglia reale.
Le persone con titolo di Duca vengono chiamati Duca o Duchessa o anche "Vostra grazia" e possono nominare direttamente i Baroni.
In teoria, i figli del Duca e della Duchessa sono Signori di Corte fin dalla nascita. In realtà essi vengono trattati con un rispetto dovuto ai baroni. Quando un figlio viene designato come erede, egli diventa un Signore Terriero egli governa il feudo, assieme ai governatori della città, per apprendere l'arte del governo.
La trasmissione del titolo e la cerimonia di insediamento sono uguali a quello del rango di Barone.
Arciduca/Arciduchessa
Nel Regno del Norwold esistono poi tre Granducati: il Granducato di Oceansend e quello di Iga, i cui Governanti vengono chiamati con l'appellativo di Arciduca, e mantengono tale qualifica in quanto concessa da Re Yarrvik il Giusto o da re Ikkyu. Di recente nomina è poi il granducato dell'Elfo Nero.
Il titolo è nominale e non comprende poteri ulteriori rispetto a quello di Duca.
Re/Regina
Il Re rappresenta la più alta autorità del Regno; è un titolo che si trasmette per via ereditaria al primogenito di sesso maschile o, in mancanza di tale per nomina da parte del sovrano del proprio successore.
La Regina ha invece il titolo di Principessa consorte del sovrano, e rappresenta quasi esclusivamente una carica formale.
I figli della coppia reale sono Baroni sin dalla nascita, tranne il primogenito trattato con il rispetto dovuto al futuro regnante.
Il re appena salito al trono riunisce tutti i nobili del reame, generalmente nella stanza del trono. L'araldo legge una pergamena scritta dal nuovo regnante, nella quale dice che, per la grazia degli immortali, egli è assurto al trono e che promette di compiere al meglio il proprio dovere nei confronti del popolo del Norwold, poi viene incoronato dal patriarca di Aegir. Anche in questo caso vengono proclamati due giorni di festa.
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