Regno del Norwold


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Contea di Delsenora

Possedimenti

Governante Contessa Elora
Estensione esagoni 51
km
Popolazione 236.740 ab. (90% elfi, 8% umani,
2% mezz'elfi)
Risorse Varie sono le risorse della contea,
dai prodotti della terra quali legno e
verdure, cereali, carbone e argilla,
alla pesca e l’allevamento di
armenti e suini.
Gemme, platino, oro, rame e pietra
da costruzione rappresentano la
vera ricchezza del possedimento.
Esercito
Marina --
Indice di
Consenso
331 - Sano
Principali città
e centri abitati
Delsenora (capitale)
Elsinore
Festività 21 Thaumont - Festa della Vita
28 Ambyrmont - Festa della
Contea di preparazione all’inverno,
un saluto alla bella stagione che se
ne va sperando che ritorni l’anno
venturo. Grande fiera a Elsinore e
Delsenora.

La baronia di Elsinore è stata assegnata in feudo alla contessa Elora a seguito del coraggio dimostrato nella difesa di Thyatia. Successivamente, in premio dei propri servigi, Elora ha potuto espandere i propri territori sino a raggiungere una estensione doppia rispetto a quella originaria divenendo contea ed assumendo il nome di contea di Delsenora.
L’attività economica è basata sull’allevamento e sull’agricoltura, ma la fonte di ricchezza più importante è data dalla presenza di una miniera di platino nelle vicinanza di Elsinore.
Durante la seconda guerra dei due imperi il castello della contessa è stata la base operativa dell’esercito Thyatiano e ha visto crescere al suo interno un gigantesco albero dai frutti rossi fatato.
Nei giorni seguenti la disfatta delle truppe Alphatiane il ciliegio cresciuto nel giardino di Delsenora fiorì e diede frutti, e tale rimase per un anno intero, per poi riaprire i propri fiori bianchi ad ogni primavera. Lungo le mura della città, sulle sue porte, le candide rose, cresciute come per magia in una notte tanto da ricoprire le mura ed i portali di entrata, continuarono a fiorire in estate come in inverno, temendo il gelo punto o poco, e diventando rosse come rubini ogni 15 Flaurmont; e si dice, dell'albero e delle rose, che tali rimarranno finché Elora avrà vita in Delsenora e forse anche oltre, benché nessuno sappia quale sia la ragione della loro esistenza. Gli abitanti di Delsenora e delle campagne circostanti chiamano la città Castel delle Rose.
Alcune leggende che si sono recentemente diffuse narrano della presenza di un gruppo di unicorni nelle foreste fatate di questo possedimento e di altre creature mitologiche, ma al momento nessuno li ha mai individuati.
Nei pressi di Elsinore la maga Elora ha eretto la sua bellissima torre bianca con la cupola di vetro anni or sono. Di recente costruzione è invece il tempio dedicato a Forseti, nelle nuove terre della contea, che funge anche da tribunale per dirimere le questioni più importanti, dove la contessa presiede le udienze una volta al mese.
In fase di costruzione, su un altura in riva al mare della Grande Baia è un enorme faro alto 30 metri in pietra bianca, che ricorda un cartiglio srotolato, su cui saranno scolpite le gesta del cammino verso l’immortalità della maga. Sarà un simbolo di guida, materiale e spirituale, per gli abitanti della contea di Delsenora.



Il bosco sacro
Il druido Erik ha consacrato, all'interno della contea, vicino ad Elsinore, un esagono boschivo a ridosso delle montagne che delimitano il possedimento. All’interno del bosco dimorano una chimera e tre unicorni in una radura piuttosto ampia, attraversata da vari ruscelli e circondata da alberi e piante. Allontanandosi dal centro, gli alberi diventano sempre più robusti, per divenire sempre più grossi e imponenti e formano una specie di semicerchio che si chiude contro la parete rocciosa. Subito all'esterno di questo cerchio di alberi si trova una striscia erbosa priva di piantecespugli; oltre questa striscia, cresce una foresta piuttosto intricata, anch'essa a ridosso della montagna.foresta è attraversata da innumerevoli sentieri (quasi un labirinto), ma nessuno di questi porta al centro (cioè al bosco sacro). Lo scopo dei sentieri è proprio quelloai curiosi di trovare il bosco sacro. L'intera foresta è resa ancora più intricatanumerosi incantesimi "foresta illusoria" che, sovrapponendosi alla foresta reale, la rendono difficilmente attraversabileforesta è tanto piùe impraticabile quanto più ci si avvicina al centro).
Se qualche curioso (o qualche potenziale nemico) dovessei sentieri e addentrarsi verso il centro della foresta,imbattersi in alcune delle centinaia di trappole che il druido ha provveduto a sistemare.ostacoli diventano via via più pericolosi man mano che ci si avvicina al centro della foresta .Nell'ordine si possono incontrare:
- animali che hanno l'ordine di spaventare incauti viaggiatori che si siano allontanati dal sentiero (orsi, lupi... puzzole ecc.)
- sabbie mobili opportunamente nascoste con foglie secche o altro (ma con "liane di salvataggio" a portata di mano);
- sabbie mobili senza liane di salvataggio;
- vere e proprie trappole non mortali (lacci; gabbie che cadono dall'alto, buche con, sul fondo, aghi impregnati di veleno paralizzante o soporifero);
- trappole mortali (buche profonde con, sul fondo, rocce aguzze, ragni o serpenti velenosi).
I fortunati che riusciranno a raggiungere il boschetto sacro troveranno al suo interno un Atteone, che saprà come trattare i visitatori inopportuni
L'Atteone si comporterà in modo diverso a seconda delle intenzioni dei visitatori:gruppo di giovani ragazzi un po' troppo curiosi, un elfo silvano in cerca diun drappello di avventurieri ansiosi di raccogliere sangue di unicorno sarannodiversamente. Lo stesso Atteone ha il compito di informare gli unicorni di eventuali visite inaspettate, in modo da permettere loro di nascondersi nelle grotte sul fianco della montagna.
La foresta che circonda il bosco sacro si esaurisce sulle sponde meridionali di un fiume (la foresta non ha affatto un'aria minacciosa, per chi viene dal fiume).
all’Arcidruido Erik, protettore del Bosco, sono a conoscenza dell’esistenza del bosco sacro, i druidi custodi, alle dipendenze dell’Arcidruido, il Grande Druido ed altri druidi che partecipano ai culti svolti periodicamente in onore della Natura. Inoltre anche alcuni "visitatori occasionali", giudicati liberi da cattive intenzioni, (e tra questi non potevano mancare la Contessa Elora, sovrana dei luoghi, re Ikkyu e lord Daimos) hanno il privilegio di visitare regolarmente il bosco sacro.



Monumenti - IL TEMPIO DI FORSETI
Il tempio dedicato al dio Forseti, patrono dell’obbedienza, lealtà, sincerità e giustizia, sorge nella città di Delsenora ed è rivolto verso le acque della Grande Baia. Costruito in pietra bianca, presenta struttura circolare, un ampio scalone di entrata ed un bellissimo pronao delimitato da dieci splendide colonne lavorate. Sul frontone è presente un altorilievo con il simbolo della divinità. La parte centrale è il tempio vero e proprio, con un altare intagliato da un unico blocco di marmo, le pareti affrescate ed una statua di Forseti del’altezza i 3,5 metri in marmo interamente rivestita di mytrill, con una bilancia nella mano destra. Dietro l’altare si trova una teca di vetro con piedistallo in marmo, in cui viene custodito il martello di Forseti. Il soffitto è costituito da una cupola di vetro fatta giungere dall’Isola dell’Onore dell’arcipelago di Ierendi che permette ai chierici che ivi risiedono lo studio dei corpi celesti ed i loro movimenti.
Il pavimento è un enorme mosaico raffigurante due sfingi, maschi e femmina, su di una scacchiera. Intorno alla sala centrale, si trovano le stanze dei sacerdoti e delle sacerdotesse elfi, la biblioteca, la sala lettura, il refettorio, la stanza della contessa e l’accesso al corridoio che conduce ai sotterranei, interamente lastricati in pietra. Questi sono costituiti da quattro stanze, due celle di detenzione provvisoria e due cantine.
Il tempio viene utilizzato una volta al mese come tribunale della contea, presieduto dalla contessa stessa, per dirimere le dispute che richiedono un intervento diretto da parte dell’autorità. Il tempio viene altresì utilizzato quando sono in giudizio nobili del Regno e viene in questo caso presieduto dal Re in persona.


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